Lunedì 1 giugno: Miniera Rosas Narcao

L’Ecomuseo Miniere Rosas è un meraviglioso sito di archeologia mineraria, di assoluto valore culturale, storico e ambientale, un museo geominerario unico al mondo, che racconta 8 mila anni di storia mineraria durante i quali, popoli diversi, alla ricerca di minerali, si sono succeduti lasciando indelebili tracce di una affascinante cultura. Nella storia recente ha avuto 150 anni di attività estrattiva, portando nel territorio di Narcao sviluppo e lavoro sino all’anno della sua chiusura, avvenuta nel 1980.

Il villaggio minerario, inserito in un paesaggio immerso nella ricchissima vegetazione mediterranea, dopo un piano di recupero e un eccezionale restauro, viene convertito da miniera di metalli a giacimento di cultura e bellezza, diventando Patrimonio dell’Umanità, tutelato dall’Unesco. Nel 1997 a Parigi l’assemblea generale dell’UNESCO dichiara il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna “il primo Parco della rete mondiale dei geositi-geoparchi”. Nel 2007 viene confermato il suo valore internazionale con l’inserimento nella rete europea e globale GEOPARKS dell’UNESCO.

Oggi, si presenta come un grande museo a cielo aperto, dove, impianti e edifici accolgono reperti che testimoniano le diverse realtà, storica, sociale ed economica, dei percorsi lavorativi minerari della Sardegna.

Il sito, offre accoglienza, presso le vecchie abitazioni operaie, trasformate in case vacanza, a disposizione di chi desideri soggiornarvi e visitare la miniera, dove l’attrazione speciale è la Galleria Santa Barbara, che si sviluppa su sette livelli.

Considerata l’importanza e la bellezza del sito e la collaborazione tra le associazioni del territorio, volta alla promozione dello stesso e della cultura in generale, in questo affascinante contesto, il primo giugno l’Associazione Pubblico-08, in collaborazione con le Associazioni Miniere Rosas, Repubblica Nomade e Malik, e il supporto e patrocinio del Comune di Narcao, propongono una serata davvero speciale, in cui l’Associazione Repubblica Nomade, che per tutto il mese di giugno camminerà a piedi in Sardegna, col suo Cammino a Cuncordu, farà tappa a Narcao. I camminatori potranno visitare il sito, il Museo, o fare un’escursione nella natura, per conoscere, approfondire e toccare con mano la vita lavorativa della miniera e ammirare i reperti e gli esemplari di giacimenti metalliferi, tra cui la “rosasite”. Potranno poi pernottare nelle strutture del parco.

Nella stessa serata, la Compagnia Le Voci del Tempo, in collaborazione con l’Associazione Malik, proporrà un’iniziativa dal programma così articolato:

ore 19.30 – Saluti e accoglienza del Sindaco di Narcao, Gianfranco Tunis

ore 19.45 – Introduzione e cenni storici sul Villaggio, sul suo recupero e riconversione a museo e struttura di accoglienza turistica, a cura degli operatori dell’associazione Miniere di Rosas

ore 20.15 – Degustazione di prodotti tipici a filiera corta con i produttori locali

ore 21.00 – Spettacolo Direction Home – Viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti della compagnia Le Voci del Tempo, una produzione della Associazione Pubblico-08.

Le Voci del Tempo (Mario Congiu, Marco Peroni, Mao, Riccardo Cecchetti), un raffinato progetto culturale dell’Associazione Pubblico-08 di Ivrea, è una compagnia che racconta la storia con parole, canzoni e disegni, fra emozione e divertimento. Nove spettacoli all’attivo e più di trecento esibizioni in tutta Italia fra teatri, festival, imprese, carceri e scuole. Musica e racconto sono strumento privilegiato per descrivere il cambiamento culturale del Paese, creando narrazioni lavorate di fino, fabbricate a mano e forgiate nel fuoco del rock.

“Direction Home – Viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti” è uno spettacolo per immergersi nel pensiero di Adriano Olivetti e nella sua straordinaria vicenda umana e industriale. Fabbrica di bene prima ancora che di beni, mezzo e non fine, la Olivetti era il cuore produttivo di una comunità-laboratorio progettata per andare – in anni di Guerra Fredda – “al di là del capitalismo e del socialismo”. Cosa ci insegna, oggi, questo visionario esperimento? Quali ricchezze dischiude? Perché è entrato così prepotentemente nel dibattito culturale non soltanto nazionale?

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