Lo zaino

Abbiamo deciso di dedicare una pagina del sito alla preparazione dello zaino del camminatore, dato che – soprattutto per chi farà più tappe durante i nostri cammini – sarà come una piccola casa semovente in cui mettere le cose fondamentali.

Nel preparare questi suggerimenti ci siamo serviti delle indicazioni e della sapienza di Alberto Conte (di ItinerAria), di Riccardo Carnovalini e della nostra esperienza in questi anni. 

Il presente post è necessariamente lungo, ma vi consigliamo di ritagliarvi dieci minuti e leggerlo tutto con attenzione.

 

1. Due avvertenze fondamentali su furgoni, fardelli e sacchi a pelo

Importantissimo: la disponibilità durante i nostri cammini di un furgone e/o un qualsiasi altro mezzo di supporto non significa in alcun modo che ci si può caricare come muli o preparare un bagaglio degno di un giro del mondo in crociera. Il mezzo di trasporto servirà sì, eventualmente, a portare parte dei pesi ove ciò si rendesse possibile o necessario, ma non è da intendersi come un portabagagli.
Perciò è imperativo mettere nello zaino tutto e solo l’indispensabile per essere autosufficienti durante il cammino.
In questo senso, tenete a mente questa doppia regola aurea:

  • usate uno zaino leggero e di buona qualità;
  • il peso finale dello zaino, una volta preparato, non dovrebbe superare i 10 kg (anche se l’ideale sarebbe che non superasse il 10% del peso corporeo di chi lo porta).

Altra cosa fondamentale: chi farà più tappe e quindi pernotterà nei vari luoghi d’accoglienza, dove indicato, deve munirsi di sacco a pelo e materassino: si raccomandano modelli leggeri e poco ingombranti, facilmente reperibili in qualsiasi negozio di articoli sportivi).

2. Scegliere lo zaino e prepararlo

[L’autore di questo articolo è Alberto Conte. L’originale può essere consultato sul sito di Movimento lento.]

«Cosa portare nello zaino? Un problema che affrontiamo ogni volta che prepariamo un’escursione, ma che nel caso di un lungo viaggio a piedi assume un’importanza fondamentale, e può fare la differenza tra una splendida esperienza e un inferno.

Chi affronta per la prima volta un lungo viaggio a piedi tende a caricare un peso eccessivo sulle spalle, senza rendersi conto che uno zaino pesante aumenta notevolmente la fatica, e soprattutto le sollecitazioni sulla schiena, sulle articolazioni e sui piedi. Di solito si rende conto del problema dopo qualche giorno di cammino, a volte quando è troppo tardi per evitare i problemi tipici del peso eccessivo: mal di schiena, infiammazioni alle articolazioni, vesciche ai piedi.

Bisogna quindi dedicare una cura maniacale al contenimento del peso dello zaino, con l’obiettivo di stare ben sotto i 10 kg. La soluzione ideale prevede che lo zaino non superi il 10% del peso corporeo del pellegrino; sembra incredibile, ma è tecnicamente possibile.

Bisogna valutare la soluzione più leggera per ogni singolo oggetto che si vuole portare con se, dallo spazzolino da denti alla guida sul percorso; a tale scopo è bene pesare ogni singolo oggetto con una piccola bilancia digitale da cucina, ad esempio per confrontare due paia di pantaloni e scegliere il più leggero, o due magliette intime, tenendo presente che la somma di piccole differenze farà una grande differenza.

Una grande attenzione va dedicata ad accessori come la macchina fotografia o il telefono cellulare, che richiedono l’uso di caricabatterie. Molti telefoni cellulari consentono di scattare buone fotografie, per cui bisogna valutare l’opportunità di portare con se un solo oggetto multifunzione.

Inoltre esistono in commercio dei caricabatterie superleggeri per telefoni cellulari, che possono consentirvi un grande risparmio di peso.

Shampoo, bagnoschiuma, detersivi, cosmetici devono essere ridotti al minimo: un piccolo pezzo di sapone di marsiglia può servire per lavare se stessi e i panni, e lo shampoo deve essere travasato in un piccolo contenitore.

Tutto ciò può sembrare un sacrificio, ma uno degli aspetti più interessanti del cammino è la consapevolezza di poter vivere e viaggiare con le poche cose che si trasportano sulle spalle. Una sensazione di libertà senza pari nell’epoca del consumismo sfrenato.

Indossare lo zaino

Una volta alleggerito lo zaino, bisogna indossarlo correttamente.
Uno zaino non deve scaricare troppo peso sulle spalle, ma soprattutto sul bacino. Per questo motivo la “cintura” deve essere stretta il più possibile, poco sopra le anche. Gli spallacci devono servire soprattutto per tenere lo zaino attaccato alla schiena ed evitare che si muova: ogni movimento inutile dello zaino consuma energia, e va quindi evitato. A tale scopo è importante collegare i due spallacci con la fettuccia elastica anteriore.

Gli zaini più sofisticati sono provvisti di regolazioni per adattarsi all’altezza della persona, e per avvicinare la parte superiore del sacco alla schiena, entrambe utilissime.

È inoltre importante riempire correttamente lo zaino, in modo da abbassare il più possibile il baricentro: gli oggetti più pesanti devono quindi stare più in basso.

Lo zaino deve essere perfettamente simmetrico: gli spallacci devono essere regolati allo stesso modo, e soprattutto bisogna evitare l’errore tipico di caricare una borraccia con l’acqua in una delle tasche laterali.

La soluzione migliore per l’acqua è l’utilizzo di una sacca con cannuccia da inserire all’interno dello zaino, in un’apposita tasca. La sacca con cannuccia consente di bere con facilità anche mentre si cammina, migliorando l’idratazione e diminuendo i rischi di tendiniti e colpi di calore.

Bisogna evitare di appendere carichi esterni che si muovano, come sacchetti di plastica, borracce ecc., sempre per evitare di dissipare energia inutilmente.

Cosa portare con sé

Riguardo al contenuto, rinviamo a una lista messa a punto dal grande camminatore Riccardo Carnovalini per un suo viaggio.

Bisogna essere pronti all’eventualità di incontrare il maltempo lungo il percorso, quindi proteggere lo zaino con l’apposita copertura impermeabile e inserire tutto il contenuto in sacchetti di plastica, nell’eventualità in cui le piogge siano intense e continuative.

3. Cosa portare con sé nello zaino durante il cammino

(la seguente lista, indicativa, è comprensiva delle cose che si indossano alla partenza e in considerazione di cammini non invernali)

  • Copri zaino
  • Scarpe da trekking
  • Sandali da trekking
  • (infradito/ciabatta doccia)
  • Calze 3 paia
  • Mutande 2/3 paia
  • Reggiseno 2/3, meglio se del tipo sportivo (sono più comodi e asciugano prima)
  • Pantaloni lunghi/accorciabili trekking 1/2
  • Pantaloni corti trekking 1/2
  • Pantalone leggero da riposo (che funge anche da pigiama)
  • Magliette/canotte tecniche 2
  • Maglietta cotone (che funge anche da pigiama)
  • Maglione di pile
  • Maglia maniche lunghe o micropile leggero
  • Giacca tecnica leggera
  • Poncho impermeabile, con un bel cappuccio ampio e la “gobba” per lo zaino
  • Asciugamano in microfibra
  • Sacco a pelo (nel caso si vada in luoghi molto caldi potrebbe bastare un sacco lenzuolo)
  • Materassino
  • Foulard (che funge anche da lenzuolo/coprimaterasso)
  • Sapone (per corpo e bucato)
  • Shampoo
  • (bagnoschiuma)
  • spazzolino e dentifricio
  • (Forbicina e tagliaunghie)
  • (Spazzola o pettine)
  • (Tappi per le orecchie)
  • (Salviettine disinfettanti)
  • Eventuali medicinali di uso frequente
  • Carta igienica e/o fazzoletti di carta
  • Occhiali da sole (da vista)
  • (Crema solare)
  • Copricapo
  • Borraccia o sacca per acqua capiente, almeno 1 litro. Bere molto anzi moltissimo è fondamentale per idratarsi e prevenire tendiniti e vesciche
  • Coltellino (e posate)
  • Cellulare e alimentatore
  • Lampada frontale
  • (Quaderno, penna, matita)
  • Ago e filo (servono per eventuali rammendi ma ancor di più per le vesciche)
  • Portafoglio, carta bancomat, carta d’identità
  • Racchette da trekking (per chi le usa)
  • Un piccolo kit di pronto soccorso (Betadine, cerotti vari, bende)
  • Generi di conforto per il giorno, non è detto che troverete sempre bar trattorie ecc.: panini, frutta (le banane sono ottime), frutta secca
  • Integratori di potassio tipo Polase e simili
  • Spille da balia un po’ grosse (servono per fermare la roba quando la si stende per asciugare) e filo per stendere
  • Pazienza
  • Spirito di sacrificio
  • Gentilezza
  • Voglia di un Paese migliore

La lista sembra lunghissima ma è solo un’impressione, come vedrete non appena comincerete a preparare lo zaino.

Un’altra utile lettura, se avete ancora qualche minuto da dedicarci, è quella di questo vademecum che spiega note più generali utili ai camminatori.

Bene, se avete letto tutto con attenzione e fatto tesoro di questi suggerimenti, siete pronti! Si parte!!

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5 thoughts on “Lo zaino

  1. edoardo scrive:

    ottimo articolo ! giuste anche le ultime 4 qualità da portare durante il cammino !

  2. ivano scrive:

    Veramente utile …bello e semplice …grazie

  3. enzo scrive:

    Bene, sto per partire. Appena finisco di scrivere schizzo a togliere almeno 5 cose dallo zaino. Grazie mille

  4. aitanblog scrive:

    Quella della “valigia (leggera) perfetta” è sempre stata una mia ossessione. La mia prima regola è non superare il limite dei sette chili per sette giorni, che diventano massimo 10 chili per trenta giorni o oltre.

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