Il vademecum del camminatore

Un ringraziamento vivissimo alla “pellegrina anonima” che ha compilato questo prezioso vademecum del camminatore.

Scarpe
Prima cosa, e fondamentale, sono le scarpe. Immagino che il percorso sia misto, un po’ su sentiero, strada, salite e discese per cui considerato la stagione calda vedrei delle scarpe da trekking o da trail running. In ogni caso, devono poter garantire un buon ammortizzamento e  protezione in punta. Se sono in gore-tex garantiscono un po’ contro la pioggia e la traspirazione. Comunque, se si prende una giornata di pioggia intera non c’è niente da fare, ci si bagna, a questo punto quando te le togli bisogna pulire, lavandole anche, mettere dei giornali accartocciati dentro, cercare di cambiarli diverse volte e il giorno dopo saranno un po’ umide ma calzabili.
Considerare sempre un 1 o 2 numeri in più del normale, quando si cammina e sopratutto quando fa caldo i piedi si gonfiano, è normale.
Inoltre, per le tappe meno impervie e per le giornate più calde, vanno benissimo i sandali da trekking.

Altroconsumo fornisce alcune importanti indicazioni sulla scelta del modello di scarpe:
«Attenzione: questo tipo di calzature non deve essere usato su terreni troppo difficili, come per esempio sulla neve ghiacciata, perché la suola non è abbastanza rigida e non offre quindi una presa sufficiente. Per situazioni simili è meglio indirizzarsi su modelli di categoria superiore. Prima di fare la vostra scelta tenete conto di alcuni consigli pratici. Provate le scarpe con le calze che normalmente utilizzate in passeggiata e provate almeno due numeri diversi rispetto al vostro numero usuale. Per verificare che le scarpe non siano troppo strette, chinatevi piegando le ginocchia: se l’alluce tocca l’interno della punta, è meglio passare a un numero superiore. Se è possibile, passeggiate su una superficie inclinata, così da verificare che le dita dei piedi non tocchino l’interno della punta della scarpa in discesa e che i talloni rimangano ben saldi in salita. Inclinate il piede lateralmente, muovendo la suola sia verso destra sia verso sinistra: la scarpa è ok se non avvertite alcun fastidio o dolore. Le rifiniture interne devono comprendere il minor numero possibile di cuciture. Se queste non sono fatte a dovere, possono causare dolori al piede. Ricordatevi che più una suola è rigida, più è adatta per camminare su terreni accidentati. Al contrario, una suola flessibile dà il meglio su superfici piane e regolari. Una persona robusta (o con uno zaino in spalla) solitamente trova più comodo indossare scarpe con suola rigida» (da qui).

Calze
In microfibra: si trovano in tutti i negozi di articoli sportivi, costano poco e sono ottime. Evitare assolutamente le calze di spugna, con il sudore la spugna diventa dura, comincia sfregare contro la pelle e a questo punto vescica assicurata.

A proposito di vesciche, bisogna prevenirle: se dopo una camminata ti trovi la pelle arrossata e dolorante bisogna subito applicare un cerotto tipo COMPEED, in maniera che copra il punto arrossato, e lasciarlo fino a che il fastidio sparisce. NON bisogna applicare il COMPEED sulle vesciche già formate, cioè gonfie. Queste si curano così .

Due suggerimenti per i piedi dei camminatori
– Ungere i piedi tutti i giorni e già da alcuni giorni prima della partenza con una crema molto grassa
– portare 2 paia di scarpe e alternarle ad ogni tappa, volendo cambiandole anche durante la stessa tappa

Abbigliamento
Magliette in microfibra bianche (più fresche e leggere): si comprano nei negozi di articoli sportivi, costano poco e si asciugano in fretta. Tenere presente che la maglietta andrebbe lavata ogni giorno, così da portarne 3-4 per circa 1 mese.
Pantaloni corti o bermuda in cotone o microfibra con tasconi, un pantalone lungo per il freddo che sicuramente non mancherà.
Una felpa pesante e un bel gilet in pile, che è molto confortevole quando fa freschino.
Giacca a vento leggera, meglio se in gore-tex (ahinoi un po’ costosa) con cuciture termosaldate.

Pioggia
Sicuramente capiterà che piova, per cui il consiglio è di munirsi di 2 o 3 ponchos in plastica leggera usa-e-getta. Ce en sono che costano una manciata di spiccioli: l’importante è che abbiano un bel cappuccio ampio e la “gobba” per lo zaino.

Bastoncini da camminata
Non sono fondamentali, ma possono aiutare. Usare i bastoncini, quando si prevede di camminare per circa un mese, può veramente rendere l’impresa meno faticosa, a patto di usarli in maniera corretta, e non tutti lo sanno fare. Qui si spiega come.
L’argomento è controverso: c’è chi ama i bastoncini e non potrebbe farne a meno e chi li fugge come la scabbia. In ogni caso, prima di decidere se portarli o no, si consiglia vivamente la lettura di questo articolo di Alberto Conte.

Zaino
Per quanto riguarda lo zaino e le cose da portare, abbiamo creato una pagina apposita che è assolutamente fondamentale leggere da cima a fondo, onde non ritrovarsi ne’ guai nel mezzo del cammin: è qui.

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