Piccola prova

Di Antonio Moresco

Sabato 9 aprile in quattro (Andrea Amerio, Tiziano Colombi, Giovanni Giovannetti e io) siamo partiti alle 8 di mattina dalla Cascina Cuccagna e abbiamo percorso a piedi il tragitto della prima tappa della Milano-Napoli che partirà il 20 maggio, per renderci conto di persona dei problemi e per testare noi stessi.

Era una giornata molto calda e abbiamo percorso l’intero tragitto sotto il sole, difesi solo da cappelli e creme solari. Per di più abbiamo scelto la strada peggiore, più tortuosa e forse più lunga (ben ci sta, ma almeno adesso sappiamo qual è quella giusta!) e per lunghi tratti abbiamo dovuto camminare sul ciglio di stradoni su cui sfrecciavano macchine e camion, attraversare ponti che oltrepassavano superstrade e scavalcare guardrail, imboccare sentieri e scorciatoie cosparsi di preservativi multicolori, segno che di notte vi si appartano le prostitute con i loro clienti. Per di più uno dei partecipanti, il sottoscritto, ha sessantatre anni e soffre da tempo di una coxartrosi all’anca che, dopo un po’, gli provoca forti dolori, fitte, schiacciamento di nervi, formicolii e insensibilità alla gamba destra.

Eppure intorno alle 17 e 30 eravamo a Pavia.

Se si toglie più di un’ora di sosta che abbiamo fatto verso le 14 per mangiare un panino in un bar incontrato lungo la strada, ci abbiamo messo 8 ore, camminando a passo sostenuto ma anche abbastanza tranquillo.

Cosa voglio dire con questo? Voglio dire che se persone del tutto prive di specifica preparazione atletica ce l’hanno fatta, e se ce l’ha fatta anche uno vecchio e scassato come me, a maggior ragione ce la possono fare persone più giovani e meglio in arnese.

Credo che ciascuno di noi abbia tratto beneficio da questa piccola prova, e che dopo – anche se camminavano con strane posture – si sia sentito meglio di prima. Durante il cammino abbiamo notato molte cose che in genere non si notano quando ci si sposta in macchina: un gran numero di animali schiacciati ai bordi delle strade, bisce, topi di tutte le taglie, vere e proprie pellicce essicate di animali più grandi, zone di confine tra le strade e il resto del mondo, enormi distese di erba coltivata, di quella che poi arrotolano come un tappeto e mettono negli stadi, persono incrociate lungo la via e che vivono qua e là sulla Terra, intente a coltivare l’orto o a guardare  quei quattro matti che camminavano sotto il sole verso chissà dove e cercare di capire chi fossero, cani stronzi incatenati dietro i cancelli e servi del padrone, che si strangolavano per abbaiare contro di noi che invece stavamo andando liberamente dove ci pareva, ecc… E abbiamo anche parlato, quando si poteva camminare appaiati e non in fila indiana, delle cose che ci stanno a cuore e anche di libri amati e altri sogni e per qualche tratto il tempo è anche volato, e siamo invece stati zitti quando ci andava di stare zitti e di camminare in silenzio.

Alle 19, dopo avere preso il treno da Pavia ed essere sceso con Andrea e Tiziano alla stazione di Rogoredo, ero già a casa mia e mi stavo già togliendo i calzini per verificare lo stato delle vesciche e metterci sopra quei portentosi cerotti che ci sono adesso.

Alcuni consigli che mi sento di dare in previsione del cammino lungo:

-         Scarpe comode e collaudate, magari di una misura più grande, per evitare il più possibile le vesciche o almeno non farsele venire proprio all’inizio, come è successo a me che ho portato scarpe inadatte.
–         Cappelli leggeri, possibilmente di paglia, che fanno sudare meno e permettono all’aria di entrare.
–         Bottigliette d’acqua e cerotti nello zaino.
–         E poi, soprattutto, tranquillità e fiducia, perché è sì una cosa un po’ esagerata ma è anche una cosa esagerata che si può fare, perché viviamo in tempi esagerati in cui bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e prepararci a fare quello che non avevamo mai fatto fino al giorno prima e credevamo di non riuscire a fare e che invece possiamo fare.

Questa piccola prova è servita anche a me per cercare di capire meglio quale potrà essere il percorso che -nelle mie condizioni ma mettendocela tutta- posso tentare di fare.

E sono arrivato a questa conclusione: vorrei cercare di percorrere una decina di tappe coprendo circa trecento chilometri con le mie vecchie zampe. Distribuiti così: la prima o le prime due o tre tappe, e poi almeno una tappa alla settimana, ricongiungendomi via via alla carovana lungo il percorso, in Toscana, Lazio, Roma, e poi in Campania, fino a Napoli.

Il tempo si avvicina. Bisogna saltare il fosso. Coraggio! Invito chi vorrà ricucire l’Italia con i suoi passi a iscriversi subito per farci capire quanti matti saremo e cercare di organizzare i pernottamenti.

SCADENZA ISCRIZIONI 30 APRILE 6 MAGGIO 2011
L’iscrizione è GRATUITA e ha il solo scopo di contare i partecipanti.

Per informazioni e per iscriversi contattare Tiziano Colombi:
cellulare: 340 4975766
e-mail: tiz.colombi@gmail.com

PARTENZA 20 MAGGIO 2011 ALLE ORE 8.00 da Milano, presso la Cascina Cuccagna, in via Cuccagna 2/4 angolo via Muratori.

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4 thoughts on “Piccola prova

  1. Bellissimo!
    Io non ce la faccio fisicamente, ma Tiziano mi aggiornerà su ogni tappa e quindi vi sarò vicina con il cuore.
    Bravi!
    Mariella

  2. groovenauti scrive:

    Non mi par vero di poter lasciare un commento alla persona che non conosco che più stimo al mondo, dopo aver letto tutto il leggibile (credo), viaggiato in altri mondi, essere esploso nei canti.

    Che dire, l’iniziativa è davvero magnificente. Stavo ragionando sulla fattibilità di percorrere il sentiero degli dei sulle orme di Wu-Ming. Già quella mi sembrava un’epica fatica tutto considerato, per l’estate entrante. Qui siamo oltre, come sempre in una nuova creazione.

  3. Claudio Marinelli scrive:

    Complimenti, una bellissima iniziativa alla quale parteciperò. Se le date coincideranno sarò presente all’appuntamento, altrimenti la farò con degli amici in altra data.
    Avete realizzato il progetto di un mio vecchio professore che non è riuscito, per motivi anagrafici, a realizzare il percorso umbro della “via francigena”, tale progetto risale a oltre venti anni fa. Le cose belle prima o poi si realizzano.
    Buon viaggio a tutti i partecipanti. Claudio

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