«Finissero almeno in qualche dirupo…»

Sul “Giornale” di sabato scorso, 11 giugno, tramite la penna dello scrittore Massimiliano Parente, si è parlato anche di “Cammina cammina”! Ecco il brano dedicato alla nostra iniziativa:

«Il massimo della comicità involontaria è il gruppo del “Primo Amore”, che organizza una marcia da Milano a Napoli passando per le montagne e per i valori morali: “La salute, la forza, la capacità di sentimento e di pensiero, il fervore, l’allegria, l’altruismo, il rifiuto dell’ingiustizia, l’amicizia, l’amore”, peggio di un manifesto di boy-scout dell’Azione Cattolica. Non a caso lo slogan è “Alzati e cammina cammina”, finissero almeno in qualche dirupo ci sarebbe spazio per qualche migliaio di immigrati che ne racconterebbero di migliori».

(L’articolo si può leggere nella sua interezza qui.]

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11 thoughts on “«Finissero almeno in qualche dirupo…»

  1. Emilio scrive:

    Chi e’ Massimigliano Parente? Non lo so, veramente. Tuttavia leggendo il suo articolo penso che sia il classico arruffapopoli che pensa di scrivere bene. Ignorabile tranquillamente.
    Forza ragazzi, il mio spirito e’ sempre con voi!

  2. roberta scrive:

    …ancora resto allibita di fronte alla meschinità di certe persone….

  3. anna scrive:

    Davvero chi sarà questo Parente. Ho letto tutto l’articolo cercando invano un filo logico. Mi pare un caso lampante di incontinenza verbale unita ad aggressività generalizzata. Poveretto! Forse camminare un po’ gli farebbe bene…
    Anna

  4. unarosaverde scrive:

    Già: basterebbero cinque giorni di aria aperta e sano esercizio fisico e sarebbe molto più rilassato e meno polemico con il mondo intero…

  5. Antonio scrive:

    Sarà un nuovo simil-Brunetta…….

  6. valentina scrive:

    di chi sarà parente questo Parente?
    apro il toto-scommesse

    =)

    valentina

  7. valentina scrive:

    credo di averlo riletto almeno 5 volte.
    a parte l’ironia istintiva del pensare ‘poveretto’….adesso mi sta montando la rabbia, che lo so che non è in linea con lo spirito del CammCamm… ma se il futuro babbo del mio futuro bebè (o babà) si sloga anche solo un mignolino del piede, io questo lo querelo.

    baci, buon cammino ragazzi/e
    Valentina

  8. Sergio scrive:

    Ma no, anzi! Lungi dal menar gramo, le invettive del buon Massimiliano Parente son come gli augùri scaramantici: vedrai che i mignoli del futuro papà arriveranno intatti e addirittura allenati ;-)

  9. giorgio scrive:

    Nessun problema ragazzi, il titolo dell’articolo è: “CORTE VEDUTE”!
    A buon intenditor poche parole

  10. Licia Mazzoleni scrive:

    Ho letto qualche tempo fa su “Lettere a nessuno” di A. Moresco, testuali parole :”…Accidenti, Massimiliano, fammi indovinare almeno stavolta! Cerca di non diventare una merda anche tu!”
    Mi spiace Antonio, non hai indovinato nemmeno questa, è diventato, come molti altri, indisponente e sprezzante.
    Ma noi ce ne facciamo una ragione…
    Buona camminata a tutti.
    Licia.

  11. Paolo scrive:

    Trattenuto a casa dai soliti impegni e nostalgico di “Cammina cammina”, vedo la famosa scatola goliardica di Piero Manzoni. Al di là del brano citato da “Corte vedute” di M. Parente, che evoca malaugurati dirupi, mi sento invogliato a proseguire la lettura per vedere verso quale finale o paesaggio si dirigano sguardi e speranze dell’ autore, se mai ne abbia. Non ne valeva la pena: arrivati in fondo si trova un assurdo confusionario pseudo-necrologio del povero Pasolini, del tutto confrontabile con gli insulti e gli ortaggi che negli anni ’60 gli gettavano i neofascisti del FUAN perché era omosessuale. Materia grigia assente. Camminasse, camminasse, camminasse, Parente, non arriverebbe da nessuna parte… nemmenoi in dirupi.

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