La sera: a Sant’Alessio in Aspromonte

Serena Gaudino

La prima colonna di camminatori della Stella è finalmente giunta, in serata, a Sant’Alessio in Aspromonte. Un piccolo paesino a qualche chilometro prima di Gambarie, luogo da cui domattina ripartiranno verso le 8,30.
Il cammino è stato lungo e faticoso: sarebbero dovuti essere solo 20 chilometri, invece, pare, che anche questa come del resto è successo lo scorso anno sulla Transcasertana, che i chilometri fossero circa 32. E’ sempre molto difficile calcolare il chilometraggio che fanno i piedi. Quello delle ruote è molto più facile. Sarà perché nel primo caso ci si serve di uno strumento meccanico per contarli? Certo è che resta il mistero, la sorpresa, e anche la meraviglia. Sopratutto di riuscire a percorrerli tutti quei chilometri, anche con lo zaino di 9/10 chili sulle spalle.
“La strada – mi ha raccontato Antonio Moresco al telefono – era tutta in salita, è da mezzogiorno circa che abbiamo cominciato a salire verso la montagna. E il panorama è stato sempre bellissimo: il mare, la montagna, la costa a picco… spesso da togliere il fiato”. E anche gli amici del Cai sono stati preziosi, guide e compagni accorti, capaci di alleviare anche solo con la loro compagnia la fatica dei camminatori. Ma a questo hanno contribuito anche tutti i sindaci e gli abitanti dei paesini attraversati lungo il percorso perché grazie al meraviglioso lavoro di Fabiola e dello stesso Cai, tutti sapevano del passaggio della Stella e tutti, anche i sindaci attendevano in strada i nostri amici accogliendoli come meglio hanno potuto: acqua, saluti e strette di mano.
La Stella acquista un senso nuovo, un significato sempre più profondo: andare incontro agli altri, andarli a trovare, portare se stessi in luoghi che mai avremmo scelto di vedere al di fuori di questo sogno. E guardare negli occhi la nuova gente che ci viene incontro.

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