A cosa serve “Stella d’Italia”?

L’idea è nata dalla constatazione che l’Italia sta vivendo in questi anni in una condizione di stagnazione e crisi: da una parte una cappa di conformismo, cattiveria e scelleratezza politica grava su ogni cosa e impregna di sé l’aria, rendendola irrespirabile; dall’altra, nascoste in ogni parte del Paese e in ogni sua piega, in una condizione di semi invisibilità, ci sono persone singole oppure associate ad altre che mettono al mondo cose inaspettate, che si muovono in direzioni diverse e migliori, che esprimono anche una forza rigenerativa e di prefigurazione.
A fronte di tutto ciò, ci sembra sia necessario compiere un gesto che dia un segno diverso a questa novità e a questa nascita. Perché, se tutto è fermo o sembra stagnante, è proprio il momento di mettersi in cammino. Perché se c’è una cosa che non possono toglierci è la nostra capacità di muovere i nostri corpi e le nostre menti nello spazio e nel tempo.
“Stella d’Italia” (come già “Cammina cammina“, l’esperienza precedente da cui è nata l’idea della “Stella”) si rivolge a tutti quelli che non si accontentano della condizione attuale e sentono in sé il desiderio di una rigenerazione della vita individuale e collettiva.
In un certo senso, “Stella d’Italia” è quello che la tradizione giudaica chiama tikkun olam: un “gesto di riparazione del mondo”.

Condividi > Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on TumblrShare on RedditEmail this to someonePrint this page