Venezia – Dolo: la prima tappa della Stella in Veneto

Serena Gaudino

Stamani a Venezia alla partenza c’erano più di trenta persone. Molte facce sconosciute, ma anche tante conosciute: i vecchi amici di Cammina cammina e ora di Stella d’Italia: Beatrice, Maurizio, Irene, Tina, Marina, Tiziano e Antonio. Il cuore pulsante di questa impresa che da oggi procederà su due bracci. Uno che sale dalla Calabria (oggi Giovanni, Fabiola, Erica, Graziella… fanno tappa a Maida) e l’altro che scende dal Veneto, entrambi diretti a L’Aquila dove si prevede l’arrivo il 5 luglio (prossime partenze Genova domenica 27 e Santa Maria di Leuca il 2 giugno).
Intanto la tappa in Veneto di oggi è stata lunga. Circa 30 km di cammino sotto un sole cocente. All’appuntamento delle 8 al Comune di Venezia si è presentata anche l’assessora alla cultura Tiziana Agostini con la maglietta nera di Stella d’Italia e con un piano preciso: salutare ufficialmente i camminatori e consegnare loro un gagliardetto con il leone veneziano – “simbolo di pace” ha sottolineato – da portare al sindaco di L’Aquila. Un bel gesto simbolico che aggiunge valore alla missione ideale di Stella d’Italia che vuole ricucire l’Italia con i passi. Passi che presto potranno essere fatti in sicurezza da coloro che vorranno raggiungere Venezia a piedi. Difatti l’assessore alla mobilità Ugo Bergamo, che era anche lui in Comune stamattina, ha ribadito il suo impegno a rendere accessibile quel piccolo tratto di strada che prosegue sul ponte translagunare che Tiziano e Beatrice avevano scoperto, in un precedente sopralluogo, poco sicuro. Nonostante la pericolosità, comunque stamattina quel percorso è stato fatto da tutti con successo e anche un po’ di colore visto che il capofila avvertiva continuamente la presenza dei pericoli quali: tombini aperti, buche, terreno scivoloso…
Non sono mancati naturalmente riflessioni nel momento in cui si è passati davanti alla Fincantieri o attraversato Marghera.
“Emozionante è stato invece – dice Tiziano Scarpa – aver premuto il pulsante del semaforo a richiesta sulla Statale Romea: appena è uscito il rosso, l’enorme flusso di macchine si è subito arrestato, e i camminatori hanno avuto la netta sensazione di essere riusciti, premendo soltanto un pulsante, a fermare il tempo, a ridurre improvvisamente la velocità di centinaia di autoveicoli che scorrevano su quella importantissima arteria veneziana a velocità anche molto sostenute”. Stella d’Italia impone la lentezza del passo “a piedi”. E così è stato anche solo per quel tempo necessario ad attraversare la Romeo.
Una volta arrivati sulla Colombara, anche con un po’ di ritardo rispetto ai tempi stimati sulla carta, i camminatori hanno incontrato il signor Gianni Deppieri, uno storico locale, che ha raccontato loro la storia di un pezzo della famosa via Annia, strada che nel periodo romano univa Adria ad Aquileia.
L’accoglienza a Dolo è stata festosa e colorata: i primi ad andare incontro al gruppo di Stella d’Italia sono stati dei simpaticissimi ciclisti, uomini e donne insieme, in divise nere e arancioni. Poi sono arrivati i podisti: quegli stessi podisti, forniti anche loro di una splendida bandiera, che circa un anno fa, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, hanno partecipato alla staffetta da Reggio Emilia a Trieste.
A Dolo inoltre, tutta la comunità ha partecipato con slancio e entusiasmo all’arrivo di Stella d’Italia. Dall’Assessore all’educazione, ai rappresentanti della Proloco e della Protezione civile, all’assessore alla cultura Antonio Pra che ha consegnato a Tiziano e ad Antonio un libro fotografico su Dolo che dovrà essere donato anch’esso al sindaco di L’Aquila. A conclusione, alcuni camminanti sono anche andati a visitare l’Antiquarium di Sambruson.
Finisce qui la prima giornata e qui di seguito alcune foto dei momenti più significativi:

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