Il braccio del Nord Ovest

Serena Gaudino

Alla partenza da Genova, domenica mattina c’ero anche io. Pensavo che all’appuntamento si presentassero soltanto gli amici di sempre, quelli prenotati, che hanno mandato l’email o già fatto l’iscrizione. E invece c’era un sacco di gente nuova. E’ stato bello vedere arrivare tante facce sconosciute che chiedevano: scusate, siete voi quelli di Stella d’Italia? Alla fine siamo arrivati a 47 persone. Poi si è aggiunto anche il cameramen/giornalista del TGR che qualcuno aveva tirato giù dal letto di domenica mattina e un fotografo di chissà quale giornale. Con loro abbiamo fatto un pezzo di strada: nel porto antico, davanti all’Acquario Antonio ha anche rilasciato un’intervista seguita da una domanda balbettante dello stesso cameramen/giornalista che vedendo le nostre magliette nere con la stella tricolore, a mezza voce, ha chiesto se fossimo “un gruppo di estrema destra”! Noi un gruppo di estrema destra? ha risposto Antonio, ma no, no. Così il cameramen/giornalista si è tranquillizzato e ha ripreso a seguirci, a fotografarci!
Tra le sorprese c’era lo scrittore Matteo Galiazzo! E tanti giovani, tanti amici del bravissimo Giacomo, il capobraccio che guida il gruppo fino ad Aulla cedendolo poi nelle mani di Giovanni e di Roberta.
La foto in apertura è quella del gruppo un attimo prima del via ufficiale che il cameramen/giornalista ci ha fatto ripetere due volte per riprenderlo bene.
Una volta superato il Porto antico ci siamo avviati verso Corso Italia e il meraviglioso quartiere di Boccadasse dove, una volta sulla spiaggetta, non siamo riusciti a non cedere alla tentazione di mettere i piedi a mollo e di cominciare ad assaggiare la famosa focaccia. Quella alla salvia ha conquistato molti buongustai. Quindi abbiamo proseguito per Sturla e Quarto dove non poteva mancare la foto sotto il monumento dei Mille! Dopo abbiamo attraversato Quinto e camminato sulla famosa “Passeggiata Anita Garibaldi”: una stradina di mattoni rossi a pochi metri dal mare!
La pausa calzino di Quinto è coincisa con il pranzo a base naturalmente di focaccia sotto un fresco ponte. E poi abbiamo proseguito per Bogliasco, Sori, Pieve Ligure e alla fine Recco. Dove ad aspettarci c’erano due vigili in divisa ufficiale, con un cappellino giallo che appena ci hanno visto hanno dato il segnale ai loro colleghi che fermavano il traffico dicendo: “Pesci vivi in arrivo”! Pesci vivi, così ci hanno chiamati!
Nella piazza principale di Recco c’era la banda che ci ha accolti con una delle sue bellissime marcette e poi il Comune ci ha offerto, dopo una piccola presentazione della Stella, tantissima e buonissima focaccia al formaggio.
Qui le foto che documentano il nostro passaggio sulla stretta fascia di terra da Genova a Recco:

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