#Migranti

migranti_-_ungheria_-agosto_2015-50

“Quando tutto si chiude, i treni vengono bloccati, le frontiere blindate, le menti e le anime incattivite, non resta che camminare, gesto antico e potente con cui gli uomini si sono sempre spostati tra i continenti fin dalle ere antichissime.”

Un pensiero a quanti in queste ore stanno camminando per salvarsi da miserie e barbarie, attraverso questo nostro stanco continente che mantiene ancora nel suo cuore più profondo e forse più nascosto, una luce di solidarietà.

“Fanno idealmente parte di questa potenziale Repubblica Nomade i migranti, coloro che sono disperati e che cercano un loro cammino nello spazio buio della vita, quelli che attraversano il mondo con gli occhi spalancati o con gli occhi chiusi, i sognatori, i traslocatori, quelli cui stanno stretti la vita che abbiamo di fronte e i suoi artificiali confini, quelli che non ne possono più di essere perennemente indignati e incazzati oppure disincantati, quelli che non si sono fatti distruggere dal contagio dell’odio e del cinismo dominanti, quelli che sognano una diversa società ma anche gli antisociali, gli irregolari, gli umiliati e offesi, i terremotati e i terremotanti, i fragili, gli indistruttibili, gli illusi, gli incantati, gli inappagati…”

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