Faq

Cos’è “Stella d’Italia”?
Una serie di cammini a piedi lungo l’Italia con meta finale L’Aquila: “carovane” di persone che mettono in cammino non solo i loro corpi ma anche le loro menti. E che attraverseranno il nostro Paese lacerato e annichilito per congiungersi in un unico abbraccio all’Aquila.
L’appello dello scrittore Antonio Moresco da cui è scaturito tutto nonché il progetto dell’iniziativa si possono leggere qui. Questo che segue è uno stralcio dell’appello:

C’è bisogno di gesti, individuali e collettivi, che diano una spinta verso questa rigenerazione. C’è bisogno di unire sentimento e visione. C’è bisogno di mettere al mondo e rendere visibile questa urgente necessità e questo desiderio diffuso attraverso gesti significativi e prefiguranti da compiere insieme. C’è bisogno di un incontro non solo mentale e ideale ma anche fisico, che renda visibile e che faccia vivere l’immagine e la possibilità di un’unione dinamica riconquistata, dopo anni di intossicazione, di avvilimento e di mancanza di prospettive, di lacerazioni e di divisioni, territoriali e sociali, in cui c’è stato chi ha creduto di prosperare agitando e acuendo proprio queste divisioni e queste lacerazioni, fino a portarci nel vicolo cieco in cui ci troviamo e da cui è questione di vita o di morte uscire per poter finalmente imboccare altre strade.

A cosa serve “Stella d’Italia”?
L’idea è nata dalla constatazione che l’Italia sta vivendo in questi anni in una condizione di stagnazione e crisi: da una parte una cappa di conformismo, cattiveria e scelleratezza politica grava su ogni cosa e impregna di sé l’aria, rendendola irrespirabile; dall’altra, nascoste in ogni parte del Paese e in ogni sua piega, in una condizione di semi invisibilità, ci sono persone singole oppure associate ad altre che mettono al mondo cose inaspettate, che si muovono in direzioni diverse e migliori, che esprimono anche una forza rigenerativa e di prefigurazione.
A fronte di tutto ciò, ci sembra sia necessario compiere un gesto che dia un segno diverso a questa novità e a questa nascita. Perché, se tutto è fermo o sembra stagnante, è proprio il momento di mettersi in cammino. Perché se c’è una cosa che non possono toglierci è la nostra capacità di muovere i nostri corpi e le nostre menti nello spazio e nel tempo.
“Stella d’Italia” (come già “Cammina cammina“, l’esperienza precedente da cui è nata l’idea della “Stella”) si rivolge a tutti quelli che non si accontentano della condizione attuale e sentono in sé il desiderio di una rigenerazione della vita individuale e collettiva.
In un certo senso, “Stella d’Italia” è quello che la tradizione giudaica chiama tikkun olam: un “gesto di riparazione del mondo”.

Chi organizza “Stella d’Italia”?
La rivista Il primo amore più molti altri singoli e collettivi volenterosi e generosi. l’elenco completo è qui.
Qui invece trovate l’elenco (regolarmente aggiornato) di tutte le realtà, istituzionali e non, che ci sostengono e aderiscono a “Stella d’Italia”.

Si deve per forza partecipare a tutte le tappe?
No. Si può partecipare per il tempo e il percorso che si vuole. Anche solo per una tappa, per mezza tappa, per mezz’ora… Basta aver voglia di superare una prova insieme.

La partecipazione ha un costo?
A parte le spese necessarie per il mangiare e il dormire (quanto a questo, stiamo studiando una serie di opzioni per ridurre al minimo le spese, di cui renderemo conto), la partecipazione richiede solo ed esclusivamente una quota assicurativa obbligatoria di 3 euro [una tantum: anche in tempi di crisi è una cifra risibile!] che verserete quando vi unirete al cammino.
Si tratta di una quota minimissima che serve a coprire l’assicurazione (che dobbiamo per forza fare) e che vi permetterà di fare tutte le tappe che vorrete senza più versare nulla se non ciò che riguarda il vitto e l’alloggio (che speriamo in qualche caso sarà offerto dai Comuni che attraverseremo).
L’iscrizione e il pagamento della quota per l’assicurazione vi permetteranno di diventare anche “Amici di Stella d’Italia”, con tanto di tesserina e vanto per aver sostenuto un’impresa così necessaria.
A proposito di sostegno: la quota di 3 euro è la quota minima, quella che verrà richiesta a tutti: ma nulla vi impedisce di esagerare! Chi vorrà sostenere Stella d’Italia in modo un po’ più sostanzioso può certamente farlo: in questo caso, oltre alla tesserina, sarà anche citato sul sito tra i nostri sostenitori e potrà, sempre lì, seguire come verranno spesi i soldi donati.
Come già sapete, “Stella d’Italia” è un’azione basata esclusivamente sul volontariato di donne e uomini che hanno deciso liberamente di organizzarla e parteciparvi. Così, per fare l’assicurazione (indispensabile) e ricevere piccoli sostegni volontari, “Il primo amore” si è costituito in associazione culturale con codice fiscale 97615830151 e sede a Milano. E ora, per dare sfogo alla vostra generosità, ecco l’IBAN:
IT78 Q030 6901 6641 0000 0003 369

Come ci si iscrive?
Scrivendo a:
iscrizionistelladitalia@gmail.com

Come devo abbigliarmi/attrezzarmi? Cosa devo portare con me?

Sacco a pelo e materassino, scarpe comode, possibilmente adatte alle lunghe camminate sia su strada che su sentiero sterrato, cerotti per le vesciche, un cappello, una mantella impermeabile, una borraccia per l’acqua, crema solare, un po’ di frutta secca che è buona ed energetica.
Sul nostro sito sono disponibili un dettagliato vademecum del camminatore e una pagina esasutiva per aiutarvi a preparare lo zaino giusto.

Come funziona “Stella d’Italia”?
Si parte la mattina e si cammina (con tutte le dovute e necessarie soste!) fino alla tappa d’arrivo prevista per quel giorno. Si cerca di camminare, per quanto è possibile dato il passo individuale, senza perdersi di vista. Di sera ci si riposa e, se si ha voglia, si parla.

Sarà faticoso?
Sì, ma non impossibile. Per la maggior parte, le tappe non richiedono più di cinque o sei ore di cammino (spesso anche di meno, raramente di più), e nessuno di noi è un fanatico della performance sportiva. Nel 2011 a “Cammina cammina” hanno partecipato centinaia di persone di ogni età e condizione fisica, e nessuno ha accusato gravi danni (vesciche ai piedi escluse). Basta valutare bene le proprie forze, metterci un po’ di volontà e non avere paura di fare un po’ fatica.
Del resto è almeno altrettanto faticoso, ci pare, restarsene seduti con le mani in mano a farsi fare il lavaggio del cervello o quello dell’anima.

Posso partecipare in monopattino/pattini a rotelle/jet portatile?
No. È ammessa la sedia a rotelle. La bicicletta o altri mezzi sono solo per chi ha difficoltà a camminare (tenendo presente che molta parte del cammino si svolge su sentieri non asfaltati e in montagna), ma l’idea è quella di camminare a piedi, come gli antichi pellegrini.

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