Il progetto

Un cammino a piedi per ricucire con i nostri passi l’Italia: 5 maggio – 5 luglio 2012

L’appello

L’Italia è tramortita. L’Italia ha bisogno di risorgere. Ha bisogno di tirare fuori dalla sua testa, dalla sua pancia e dal suo cuore le energie che pure conserva dentro di sé e che -come è successo altre volte in passato- possono farla risorgere.

C’è bisogno di gesti, individuali e collettivi, che diano una spinta verso questa rigenerazione. C’è bisogno di unire sentimento e visione. C’è bisogno di mettere al mondo e rendere visibile questa urgente necessità e questo desiderio diffuso attraverso gesti significativi e prefiguranti da compiere insieme. C’è bisogno di un incontro non solo mentale e ideale ma anche fisico, che renda visibile e che faccia vivere l’immagine e la possibilità di un’unione dinamica riconquistata, dopo anni di intossicazione, di avvilimento e di mancanza di prospettive, di lacerazioni e di divisioni, territoriali e sociali, in cui c’è stato chi ha creduto di prosperare agitando e acuendo proprio queste divisioni e queste lacerazioni, fino a portarci nel vicolo cieco in cui ci troviamo e da cui è questione di vita o di morte uscire per poter finalmente imboccare altre strade.

Chi vi invita a compiere uno di questi gesti (la rivista “Il primo amore”, le Tribù d’Italia e tutte le donne e gli uomini che hanno dato vita a Cammina Cammina) ha già compiuto, dal 20 maggio al 3 luglio del 2011, un viaggio a piedi, da Milano a Napoli passando attraverso Roma, per ricucire l’Italia coi nostri passi, seguendo l’antica via Francigena dei pellegrini, dormendo in ostelli, palestre, chiese, teatri, campeggi e conventi. A questo viaggio, che ha superato per partecipazione ogni previsione iniziale, si sono unite via via molte camminatrici e camminatori di tutte le parti d’Italia, fino a raggiungere un totale di circa settecento persone.

Ora proponiamo un’impresa che sembra più impossibile ancora e che abbiamo chiamato Stella d’Italia: un grande spostamento a piedi, di menti e di corpi, da compiere in date ancora da definire nella primavera del 2012, che parta dalle varie zone geografiche del nostro Paese, dal nord, dal centro e dal sud, con percorsi che verranno definiti con precisione più avanti sulla base delle adesioni attive all’iniziativa, che verrà ad assumere la forma dei bracci di una stella e che convergerà verso il centro. Come meta finale abbiamo scelto L’Aquila, che, oltre a trovarsi in una posizione centrale nel nostro Paese, rappresenta anche il nostro stato attuale ma anche il nostro bisogno e desiderio di ricostruzione.

Attraverseremo durante questo cammino molti comuni grandi e piccoli e cercheremo, in dialogo con Associazioni e Amministrazioni sensibili a questo bisogno di rigenerazione, di far vivere -anche attraverso incontri pubblici da tenere alla fine di ogni tappa- tutta la forza antica e nuova del tessuto comunale del nostro Paese, che proprio in questo momento viene così duramente misconosciuto e colpito ma che costituisce invece uno dei possibili motori per una ricostruzione della nostra vita su basi nuove.

Ci rivolgiamo alle Associazioni che operano nel campo del volontariato culturale e sociale. Ci rivolgiamo alle Associazioni che si battono in condizioni difficili contro l’invasiva penetrazione criminale e per la difesa del nostro territorio. Ci rivolgiamo alle Associazioni che hanno fatto del camminare e dello sfondamento avventuroso di orizzonti e della libertà che si attua con lo spostamento in avanti delle menti e dei corpi il loro modo di essere e di stare nel mondo. Ci rivolgiamo alle Associazioni che hanno nell’Italia e nella sua unità, integrità e libertà all’intero della nuova Europa e del mondo il loro fondamento e la loro meta. Ci rivolgiamo alle organizzazioni e ai gruppi di scrittori, di intellettuali e studiosi che intendono portare nel nostro Paese un rinnovamento culturale, invitandoli a superare anche, se necessario, piccole rivalità e incomprensioni senza futuro, per unirci in uno sforzo comune di prefigurazione e visione.  Ci rivolgiamo ai grandi mezzi di comunicazione, perché siano sensibili non solo al già visto ma anche a ciò che si muove in direzioni inaspettate e perché lo facciano conoscere a un maggior numero di persone e lo valorizzino. Ci rivolgiamo ai Comuni e alle loro Associazioni, senza nasconderci che, a volte, è proprio attraverso questo tessuto, le sue istituzioni e le sue sinergie, che si attua un’ espropriazione del bene pubblico e l’esplosione di interessi economici personali e di piccoli gruppi, ma con la consapevolezza che ci sono al loro interno anche molte forze sane, pulite e aperte a una prospettiva di rinnovamento e rigenerazione, che desiderano conoscersi tra di loro per fare qualcosa di impegnativo e significativo che li accomuni in una moltiplicazione di forze.

Proponiamo di incontrarci nelle prossime settimane e nei prossimi mesi con chi si mostrerà sensibile all’urgenza di questo appello, per cominciare a configurare insieme e a organizzare i tempi, i modi e le forme di questa nuova impresa e di questo sogno.

Antonio Moresco

***

Il progetto – in generale

Dopo l’esperienza di Cammina Cammina dello scorso anno (ideata e promossa dalla rivista Il primo amore e dalle Tribù d’Italia), realizzata grazie a oltre 700 persone tra donne e uomini che dal 20 maggio al 4 luglio hanno compiuto un viaggio a piedi da Milano a Napoli per ricucire l’Italia con i propri passi, ora proponiamo un’impresa che sembra più impossibile ancora. Stella d’Italia – questo il nome della nuova iniziativa- sarà un grande spostamento a piedi, di menti e di corpi, che partirà da diverse zone geografiche del nostro Paese: dal nord, dal centro e dal sud, con percorsi che assumeranno la forma dei bracci di una stella e che convergeranno verso il centro. Dalla Liguria, dal Veneto, dalla Sicilia e dalla Puglia – e  speriamo anche dalla Sardegna – le persone che stavolta vorranno camminare con noi avranno come meta finale L’Aquila, città che, oltre a trovarsi in una posizione centrale nel nostro Paese, rappresenta anche il nostro bisogno e desiderio di ricostruzione.
Dal prossimo 5 maggio e fino al 5 luglio 2012 attraverseremo molti comuni grandi e piccoli e cercheremo, in dialogo con Associazioni e Amministrazioni sensibili a questo bisogno di rigenerazione, di far vivere -anche attraverso incontri pubblici da tenere alla fine di alcune tappe- tutta la forza antica e nuova del tessuto comunale del nostro Paese.

Il progetto – in particolare

Stella d’Italia sarà  un lungo cammino che si snoderà lungo le strade meno battute dell’intera penisola, per incontrare e moltiplicare realtà, pubbliche o private che continuano a tenere aperte prospettive nuove.
Distribuito su 60 giorni tra la primavera e l’estate 2012, il cammino muoverà in date diverse dal nord-est, dal nord-ovest, dal sud-est, dal sud-ovest, da alcune città simbolo che hanno dato la disponibilità a ospitare le partenze, essere luogo di raccolta dei camminatori, offrire eventuale ospitalità in strutture pubbliche e fornire quei giusti contatti sul territorio utili per l’organizzazione di incontri in linea con lo spirito di Stella d’Italia. La marcia infatti, oltre a essere un “cammino” alla scoperta dei luoghi meno noti e meno frequentati della penisola, fornirà anche l’occasione a tutti i camminanti e ai cittadini/paesani che vedranno attraversati i loro luoghi, di raccontarsi e raccontare, denunciare o decantare problemi o eccellenze del proprio territorio così da utilizzare questo quale un contenitore capace di fare da cassa da risonanza all’intero territorio. Non sarà semplice turismo o rivalutazione del territorio, Stella d’Italia sarà un potente motore nella cui scia potranno inserirsi tutti coloro che abbiano in comune una visione più ampia del loro essere al mondo.

Le partenze

Stella d’Italia 2012 partirà in ordine cronologico da: Messina, Reggio Calabria, Venezia, Genova, Santa Maria Di Leuca. Ma contiamo di avere anche un braccio che partirà dalla Sardegna.
Attraverserà da nord le terre della Liguria investite dalle recenti alluvioni: da Genova a Recco, a Portofino, a Camogli, a Levanto, a Volastra, Aulla e Sarzana per poi scendere fino ad Assisi, sulle orme di quella che è la via dei Pellegrini, ovvero la Francigena, e per le innumerevoli e favolose strade di San Francesco.
Da Venezia invece si scenderà fino ad Assisi – punto di raccolta dei due bracci dal Nord – seguendo le antiche strade di Sant’Antonio e di Francesco dal lato di Gubbio, Città di Castello, ecc… Dal cuore di Venezia questo braccio attraverserà Marghera e si inoltrerà per le terre selvatiche dell’Umbria ancora vibranti di solitudine e silenzio e in alcuni punti di quella bellezza che pensavamo ormai appartenere soltanto al mondo dei monaci. Il percorso, soprattutto nella prima parte, nell’area veneta e ancora più giù nell’area romagnola, sarà luogo di incontro con realtà molto legate al sociale, all’istruzione e al recupero ambientale.
Il braccio di sud-ovest entrerà nella sua più complessa fase quando, una volta abbandonata la Sicilia, si inoltrerà in Calabria, regione schiacciata sotto il peso di una cattiva gestione politica che ha fatto proliferare la criminalità organizzata ma anche ricca moltissime realtà che proprio a questa situazione si oppongono con coraggio. Questo percorso ci porterà attraverso le terre confiscate alla ‘ndrangheta e gestite da Libera e da altre associazioni che si occupano disabilità, lotta al dolore e vittime innocenti. E, a fianco di tutto questo, la forza della musica e della lettura.
Il braccio pugliese partirà da Santa Maria di Leuca, arriverà a Taranto e poi incontrerà il braccio siculo-calabro a Matera, dove ci sarà una giornata intera di incontri, racconti, letture, musica. Sarà una delle due tappe più importanti dell’intero percorso e, insieme a quella di Assisi, simmetricamente organizzata lungo la linea centrale della penisola, renderà manifesto il senso di questo cammino e darà visibilità alle realtà che i camminatori avranno incontrato sulla loro strada.
Riassumendo: due bracci dal nord-ovest e dal nord-est, con partenze da Genova e da Venezia, che si incontreranno ad Assisi e scenderanno insieme verso l’Aquila; due bracci dal sud-ovest e dal sud-est, con partenze da Sicilia-Gioia Tauro e da Santa Maria di Leuca, che si incontreranno a Matera e saliranno insieme verso l’Aquila (a cui si unirà, se possibile, anche un braccio proveniente dalla Sardegna). Tutti questi cammini attraverseranno il nostro Paese come i bracci di un’unica stella.

***

Le date di partenza Stella d’Italia
(IMPORTANTE: previsioni passibili di slittamenti)

il 5 maggio 2012 da Messina e il 12 maggio da Reggio Calabria
il 25 maggio da Venezia
il 27 maggio da Genova
il 2 giugno da Santa Maria di Leuca

il 12 giugno i bracci del sud si incontrano a Matera
il 24 giugno i bracci del nord si incontrano ad Assisi
Arrivo a L’Aquila previsto per il 5 luglio
Permanenza a L’Aquila fino all’8 luglio

Eventi speciali

Durante il cammino sono previsti eventi speciali di coinvolgimento del territorio, di racconto e raccolta delle esperienze (per questo si chiederà l’impegno delle Istituzioni di riferimento e delle Associazioni del Territorio). In particolare a Matera il 15 giugno, ad Assisi il 22 giugno e a L’Aquila il 5 luglio 2012.

L’Aquila: dal 5 all’8 luglio: proposta di un grande incontro nazionale e, se possibile, europeo e internazionale, che abbia al centro proprio l’esperienza del terremoto. Non una vuota kermesse, non un “Festival”, ma un momento di incontro in cui la dimensione del terremoto verrà affrontata da vari punti di vista. Due o tre giorni di incontri e manifestazioni artistiche e musicali all’interno del centro storico, non solo con persone e membri di associazioni che hanno dovuto far fronte a questa terribile esperienza in altre parti dell’Italia e del mondo (Giappone, Cile, California…), per costituire un bacino di esperienze e di conoscenze, ma anche con chi ha compreso, nei vari campi, che il terremoto è la forma stessa della nostra vita e che bisogna saperci convivere. Ospiti saranno quelle persone che già adesso hanno maturato questa consapevolezza nel campo scientifico, culturale, economico, dell’architettura, della medicina, in quello giornalistico, musicale e nelle altre arti.

Struttura organizzativa

Stella d’Italia è un progetto totalmente basato sul volontariato: sul servizio volontario degli uomini e delle donne che accettano di contribuire liberamente all’impresa. Per questo non dà compensi né chiede quote di iscrizione che esulino dalla richiesta di assicurazione.
Nelle previsioni di spesa allegate i costi devono intendersi totalmente dedicati alle spese vive del progetto, e ai beni che verranno consumati in previsione della sua realizzazione.
L’organizzazione è affidata a un gruppo di volontari che hanno al loro interno assunto i ruoli di Coordinatore e relazioni esterne, addetto stampa, addetto marketing in un ottica aperta e collaborativa.

Comunicazione

Per comunicare il progetto Stella d’Italia prevede da novembre a marzo 2012 una serie di incontri e conferenze stampe per costruire i percorsi e sensibilizzare il territorio. Inoltre una settimana prima di ogni partenza (anche 10 giorni) sarà fatta una conferenza stampa in ogni centro da cui si partirà o si arriverà:
Genova – Messina – Reggio Calabria – Lecce – Taranto – Matera  – Assisi – Venezia
Per l’occasione sarà attivato un ufficio stampa dedicato, un sito con un blog/diario, un canale YouTube dedicato che fornirà il videogiornale delle giornate di cammino che potranno essere caricate dai camminatori e dai capogruppo.
Si chiederà l’appoggio di giornali e di radio nazionali e locali nonché eventualmente la collaborazione della Tv nazionale e locale.
A conclusione sarà realizzato un documentario che racconterà anche attraverso le immagini l’intero cammino.

Previsione di partecipazione

Lo scorso anno Cammina Cammina ha visto la partecipazione di circa 700 persone scaglionate in ogni tappa della via Francigena e dell’Antica Appia da Roma a Napoli.
Quest’anno si punta a moltiplicare la partecipazione.

Pubblicità

La comunicazione di Stella d’Italia, oltre a quella stampa, sarà fatta prevalentemente attraverso l’utilizzo degli strumenti elettronici: Facebook dove faremo la pagina dedicata a Stella d’Italia all’interno di Cammina Cammina e attraverso il sito/blog di Stella d’Italia.  Inoltre è attiva una mailig list di oltre 1000 contatti e presto sarà nelle librerie l’esperienza-diario di Cammina Cammina pubblicata dalle edizioni Effigie per il Primo amore. Ci saranno anche locandine e manifesti che verranno distribuiti soprattutto negli incontri pubblici.

Adesioni

Stanno arrivando le prime adesioni all’iniziativa da persone singole e associazioni, tra cui il Festivaletteratura di Mantova, l’Anci, Piazza d’ Arti di l’Aquila, CAI L’Aquila, Arci L’Aquila, Comune di Matera, Cascina Cuccagna di Milano, Umbria Libri…
Daremo via via l’elenco aggiornato e completo delle adesioni.

Fanno parte del Primo amore

Andrea Amerio, Carla Benedetti, Sergio Baratto, Maria Cerino, Gabriella Fuschini, Serena Gaudino, Giovanni Giovannetti, Teo Lorini, Antonio Moresco, Sergio Nelli, Tiziano Scarpa, Andrea Tarabbia, Dario Voltolini.

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7 thoughts on “Il progetto

  1. lari daccordi scrive:

    Sono con voi, camminando ci si può incontrare…

  2. Francesco scrive:

    bella iniziativa…..vi faccio pubblicità e mi impegno a partecipare.
    Francesco Taranto

  3. maddalena scrive:

    ho visto ora questo vostro progetto.. sono felice di sapere che ci sono donne e uomini che stanno mostrando la vitalità, la generosità, lo spirito più autenticamente comunicativo di questo paese, così male rappresentato dai media..
    non potrò esserci, ma vi sostengo con entusiasmo! maddalena (rovereto tn)

  4. Leda Maria scrive:

    Spostarsi con un mezzo non è viaggiare, è traslocare. Camminare è poter rendere sacro il viaggio attraverso il proprio passo. Uno dietro l’altro. Ed è pure uno dei pochi modi per viaggiare dentro se e conoscersi. Non sono più una giovane donna ma cercherò di fare qualche pezzo di cammino con voi. Vi penso con grande affetto. Leda

  5. michela scrive:

    La mia è solo una buona ” invidia”. Beati voi.

  6. Alessandro scrive:

    Bellissima iniziativa, concreta e efficace
    beati Voi che potete partecipare

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