Vademecum del camminatore

Un ringraziamento vivissimo alla “pellegrina anonima” che ha compilato buona parte di questo prezioso vademecum, al gran maestro dei camminatori Alberto Conte di Itineraria e a Paola Scarsi, ex “radio-pellegrina” che ci ha inviato alcuni preziosi suggerimenti per i piedi dei camminatori.

Scarpe
Prima cosa, e fondamentale, sono le scarpe. Immagino che il percorso sia misto, un po’ su sentiero, strada, salite e discese per cui considerato la stagione calda vedrei delle scarpe da trekking o da trail running. In ogni caso, devono poter garantire un buon ammortizzamento e  protezione in punta. Se sono in gore-tex garantiscono un po’ contro la pioggia e la traspirazione. Comunque, se si prende una giornata di pioggia intera non c’è niente da fare, ci si bagna, a questo punto quando te le togli bisogna pulire, lavandole anche, mettere dei giornali accartocciati dentro, cercare di cambiarli diverse volte e il giorno dopo saranno un po’ umide ma calzabili.
Considerare sempre un 1 o 2 numeri in più del normale, quando si cammina e sopratutto quando fa caldo i piedi si gonfiano, è normale.
Inoltre, per le tappe meno impervie e per le giornate più calde, vanno benissimo i sandali da trekking.

Altroconsumo fornisce alcune importanti indicazioni sulla scelta del modello di scarpe:
«Attenzione: questo tipo di calzature non deve essere usato su terreni troppo difficili, come per esempio sulla neve ghiacciata, perché la suola non è abbastanza rigida e non offre quindi una presa sufficiente. Per situazioni simili è meglio indirizzarsi su modelli di categoria superiore. Prima di fare la vostra scelta tenete conto di alcuni consigli pratici. Provate le scarpe con le calze che normalmente utilizzate in passeggiata e provate almeno due numeri diversi rispetto al vostro numero usuale. Per verificare che le scarpe non siano troppo strette, chinatevi piegando le ginocchia: se l’alluce tocca l’interno della punta, è meglio passare a un numero superiore. Se è possibile, passeggiate su una superficie inclinata, così da verificare che le dita dei piedi non tocchino l’interno della punta della scarpa in discesa e che i talloni rimangano ben saldi in salita. Inclinate il piede lateralmente, muovendo la suola sia verso destra sia verso sinistra: la scarpa è ok se non avvertite alcun fastidio o dolore. Le rifiniture interne devono comprendere il minor numero possibile di cuciture. Se queste non sono fatte a dovere, possono causare dolori al piede. Ricordatevi che più una suola è rigida, più è adatta per camminare su terreni accidentati. Al contrario, una suola flessibile dà il meglio su superfici piane e regolari. Una persona robusta (o con uno zaino in spalla) solitamente trova più comodo indossare scarpe con suola rigida» (da qui).

Inoltre non possiamo che raccomandare la lettura di questo articolo di Alberto Conte che parla di scarpe, ma anche doi calze e di cura dei piedi.

Calze
In microfibra: si trovano in tutti i negozi di articoli sportivi, costano poco e sono ottime. Evitare assolutamente le calze di spugna, con il sudore la spugna diventa dura, comincia sfregare contro la pelle e a questo punto vescica assicurata.

A proposito di vesciche, bisogna prevenirle: se dopo una camminata ti trovi la pelle arrossata e dolorante bisogna subito applicare un cerotto tipo COMPEED, in maniera che copra il punto arrossato, e lasciarlo fino a che il fastidio sparisce. NON bisogna applicare il COMPEED sulle vesciche già formate, cioè gonfie. Queste si curano così: (pagina web da leggere con molta attenzione e da mandare a memoria): http://www.pontidiluce.org/public/via_francigena_santiago_francesco/le_vesciche.asp

Tre suggerimenti per i piedi dei camminatori
– Ungere i piedi tutti i giorni e già da alcuni giorni prima della partenza con una crema molto grassa
– portare 2 paia di scarpe e alternarle ad ogni tappa, volendo cambiandole anche durante la stessa tappa
– oppure – ancora meglio – portare 1 paio di scarpe da trekking e 1 paio di sandali da trekking (i sandali hanno il vantaggio di essere molto versatili, e possono servire sia per camminare sia durante il riposo al posto delle ciabattine)
– durante il cammino, a ogni tappa anche breve, togliersi le scarpe, sfilarsi le calze, rigirarle e metterle ad asciugare: questo piccolo accorgimento riduce di molto la possibilità di formazione delle vesciche.

Abbigliamento
Magliette in microfibra bianche (più fresche e leggere): si comprano nei negozi di articoli sportivi, costano poco e si asciugano in fretta. Tenere presente che la maglietta andrebbe lavata ogni giorno, così da portarne 3-4 per circa 1 mese.
Pantaloni corti o bermuda in cotone o microfibra con tasconi, un pantalone lungo per il freddo che sicuramente non mancherà.
Una felpa pesante e un bel gilet in pile, che è molto confortevole quando fa freschino.
Giacca a vento leggera, meglio se in gore-tex (ahinoi un po’ costosa) con cuciture termosaldate.

Pioggia
Sicuramente capiterà che piova, per cui il consiglio è di munirsi di 2 o 3 ponchos in plastica leggera usa-e-getta. Ce en sono che costano una manciata di spiccioli: l’importante è che abbiano un bel cappuccio ampio e la “gobba” per lo zaino.

Bastoncini da camminata
Non sono fondamentali, ma possono aiutare. Usare i bastoncini, quando si prevede di camminare per circa un mese, può veramente rendere l’impresa meno faticosa, a patto di usarli in maniera corretta, e non tutti lo sanno fare. Qui si spiega come.
L’argomento è controverso: c’è chi ama i bastoncini e non potrebbe farne a meno e chi li fugge come la scabbia. In ogni caso, prima di decidere se portarli o no, si consiglia vivamente la lettura di questo articolo di Alberto Conte.

Zaino
Per quanto riguarda lo zaino e le cose da portare, abbiamo creato una pagina apposita che è assolutamente fondamentale leggere da cima a fondo, onde non ritrovarsi ne’ guai nel mezzo del cammin: è qui.

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6 thoughts on “Vademecum del camminatore

  1. Fabrizio Vago scrive:

    Ciao e grazie per questo interessante vademecum sul camminare, attività che molti tendono a dare per scontata ed altri, purtroppo, a praticare ancora troppo poco. Di recente ho anche scritto un articolo sull’argomento sul mio blog e quando vorrai mi farà piacere se darai uno sguardo :)

    Un saluto e alla prossima, Fabrizio

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